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La fibra ottica, erede del cavo in rame o doppino telefonico, sfrutta materiali più complessi. Come i filamenti in fibra di vetro o di polimeri plastici, per trasferire molte più informazioni contemporaneamente e a una velocità maggiore. Protetti da una guaina in gomma, capace di renderli al contempo leggeri e resistenti. Questi cavi (o anche tubi) di nuova generazione riescono a “trasportare” i dati necessari alle comunicazioni di internet e telefonia attraverso segnali di luce.

Come funziona

Per comprendere il funzionamento di un cavo in fibra ottica dobbiamo immaginarci un fascio di filamenti raggruppati. Ciascuno formato da una sezione interna trasparente e una esterna capace di riflettere la luce. Isolato dall’ambiente esterno, grazie alla sezione più opaca e alla guaina che lo avvolge, il filamento imprigiona i fasci di luce al proprio interno. Sotto forma di impulsi, questi, “rimbalzano” per lunghe distanze trasportando le informazioni necessarie tra i dispositivi adibiti alla trasmissione e alla ricezione dei segnali. Si tratta dei modem-router specifici per la trasmissione su reti in fibra ottica, dei server e delle infrastrutture degli operatori telefonici.

FTTS e FTTH: cosa sono e quali sono le differenze

Capaci di raggiungere velocità fino a 1024 Mb/s o 1 Gb/s senza perdere di efficacia anche su lunghe distanze, a tutto vantaggio della stabilità della connessione dell’utente, anche le reti in fibra ottica sono a rischio ingorgo. La colpa, se così possiamo definirla, è sempre del doppino in rame. Le due tipologie di reti più diffuse, infatti, sono di tipo FTTS e FTTH:

  • FTTS – Fiber to the Street: è più lenta. In quanto il segnale alla massima velocità della fibra ottica va dalla centrale gestita del fornitore di servizi internet alla centralina di prossimità in strada. Dalla quale parte un cavo in rame (solitamente di circa 250 metri e anche noto con il nome di ultimo miglio) che raggiunge la casa dell’utente.
  • FTTH – Fiber to the Home: è più performante. In quanto tutta la rete dalla centrale alla casa dell’utente è realizzata con cavi in fibra ottica. Senza provocare i famosi “colli di bottiglia” dovuti all’utilizzo del doppino in rame.

Velocità di navigazione della fibra ottica: da cosa dipende

Oltre che dalla tecnologia di rete disponibile nella zona di interesse, FTTS o FTTH, la velocità di navigazione può essere influenzata da altri fattori. Se l’offerta fibra ottica sottoscritta dall’utente determina, già da contratto, i limiti massimi e anche quelli minimi di velocità in upload e in download, come per la più tradizionale ADSL esistono delle soglie “tecniche” (ecco una guida per capire come funziona l’ADSL). Pur garantendo solitamente standard più elevati in fatto di velocità e di latenza, ovvero tempi di risposta più brevi, anche la fibra ottica può sperimentare rallentamenti in caso di connessioni contemporanee di più dispositivi, quali PC, smartphone, tablet, smart TV, console, ecc. Attenzione però: dispositivi o software obsoleti, virus e malware instalalti sui PC, interferenze sulla linea domestica o sul Wi-Fi e altri fattori non imputabili alla rete potrebbero ingannare gli utenti meno esperti!

Fibra ottica: pro e contro

Trovare svantaggi della rete in fibra ottica rispetto a quella ADSL è molto difficile, a parte che per la questione prezzo. Le offerte ADSL sono ancora più vantaggiose di quelle in fibra, anche se gli operatori stanno gradualmente allineando le due proposte commerciali per coprire gli ingenti investimenti fatti in questi anni per la copertura delle reti in fibra ottica di nuova generazione.